MONETA ENDOGENA, FIDUCIA E INFLAZIONE : COSA LE LEGA? IL DEBITO, COME SEMPRE.
di Gabriele De Rossi
12/04/2015
Le teorie neoclassiche collegano la creazione monetaria e i fenomeni inflattivi ad essa in qualche modo connessi ( aumento dei prezzi ) alle famose " iniezioni di liquidità " ; un po' come se arrivasse un banchiere centrale e decidesse di sua iniziativa di immettere più soldi in un dato sistema, a quale scopo non si sa bene, diciamo proprio allo scopo di dare più liquidità ad un sistema economico finanziariamente anemico.
La ricetta principe pare che sia quella di rendere facile l'accesso al credito proponendo alla clientela tassi di interesse molto convenienti. Abbiamo visto però che le cose non funzionano in modo così automatico. In Giappone decenni di tassi bassi non hanno smosso granché l'economia non stimolando più di tanto spese ed investimenti e lasciando il Paese in stagnazione economica per quasi un ventennio. Negli usa i tassi bassi non hanno fatto altro che provocare corse senza freni a forme di indebitamento selvaggio, il cui costo e' stato scaricato sui più deboli, atteggiamento tipico di un governo tenacemente stretto nelle morse della finanza rampante, la quale non lesina pero' il suo sostegno, a suon di miliardi di dollari, per l'elezione di colui che siedera' alla Casa Bianca. In Europa ogni forma di finanziamento della Bce va diretto nelle casseforti digitali delle banche stesse. Raramente si immagina che i governi possano avere margini per massicci finanziamenti sotto forma di spesa e meno che meno con moneta da essi prodotta da invece che presa in prestito dalle banche. Si grida all'indebitamento pubblico come un male da evitare o contenere, si guardano di traverso persino i debitori privati che potrebbero svalutare i loro debiti rendendoli inesigibili ( cosa che però non può avvenire nell'area dell'euro, Grecia docet). Club di Parigi e club di Londra sono in assiduo collegamento col FMI per la tutela degli interessi dei creditori. Ma ci sta qualcosa di strano in tutto questo ed è che lo Stato viene oggi trattato come un misero mutuatario che va in banca ad elemosinare col cappello in mano per un prestito. Le banche "autorizzate" a trattare le emissioni di debito pubblico , in realtà si sono auto-autorizzate, come e' ovvio ( avendo loro il pallino del gioco in mano) e decidono la meritevolezza di uno Stato a ricevere i fondi richiesti e con quali tassi. Per motivare loro resistenze usano le agenzie di Rating, pur sempre sotto il loro controllo, piu' o meno diretto . Allo stesso in cui modo la banca ordinaria verifica la solvibilità del privato ( normale...) a ricevere un mutuo per l'acquisto di casa o per l'avvio di un'attività. Ovviamente il rapporto credito- debito presuppone la volontà di due soggetti : chi presta e chi chiede il prestito, scegliendo di indebitarsi! Pare ovvio, ma non è così chiaro a tutti. Specie se pensiamo che e' proprio la volontà di indebitarsi che determina la nascita della moneta stessa! E chi si indebita lo fa con la speranza di pagare il debito e guadagnarci qualcosa. Ma se la moneta e' 100 e il debito e' 110 e' intuitivo che se io guadagno qualcuno deve perdere. Per forza. E matematico. E se io voglio continuare a guadagnare, tutto il sistema, nel suo complesso, deve continuare a indebitarsi col sistema bancario. Anzi la perdita nel suo complesso e' inevitabile. qualche fortunato ( a vario titolo...) potrebbe anche guadagnarci ( a parte i mega dirigenti bancari che cascano sempre in piedi) ma la società da un sistema del genere ha solo da rimetterci. Finendo sempre più nella morsa di chi ti indebita e viceversa (lui) si " incredita" .... Ecco la moneta " endogena" : nasce dall'interno della società, cioè dalla propensione a chiedere/concedere prestiti (1) e non da istituzione esterne," autonome e indipendenti" come la Bce ( che crea le riserve per le banche ma non tutta la moneta che utilizziamo, bensì una minima parte. tra questa, un cenno a parte merita la messa in circolazione di banconote, anche se la Bce opera in cooperazione con le BBCCNN che ne curano la fabbricazione fisica). Quindi abbiamo una moneta " elitaria", per meglio dire " autentica" che e' la moneta di banca centrale e che circola sono nei circuiti bancari. Poi vi è la moneta " dei poveri " la " promessa di moneta" che è quella poi che usiamo tutti noi comuni mortali e che è quella che creano le banche ordinarie quando concedono prestiti. Entrambe ovviamente denominate in euro pertanto non distinguibili tra loro. Qualche dettaglio un po' più tecnico: ora potrebbe essere più chiaro perché quando facciamo un pagamento indirizzato verso l'estero ( piu' o meno direttamente ad es, comprando un televisore una lavatrice o un auto di marca straniera ) avviene lo stesso identico accredito/addebito in moneta legale tra banche! ( Target2). Loro sanno che quella che noi ci scambiamo non è moneta ma " promessa di moneta" e quindi tra loro non se la riconoscono. Ma Target 2 funziona come una forma di compensazione periodica ( non avvengono versamenti o bonifici continui tra banche ma solo compensazioni tra crediti/ debiti reciproci allo scadere di un dato periodo temporale) crediti che però si stanno sbilanciando sempre più a favore della Germania che vanta già un surplus di tutto rispetto. Ecco il rischio che salti tutto l'eurobaraccone: una posizione creditoria perenne della Germania sui saldi Target 2 ( così vi dicono i tecnici che amano tanto non farvi capire un piffero) che pero' non ha senso poiche' non verrà mai saldata, dato che e' esageratamente sbilanciata: tutti debbono ad uno solo. Questo vuol dire che le banche tedesche rischiano di perdere i loro crediti in moneta " vera" che nessuno gli rimborserà mai, dato il continuo peggioramento dei conti dei loro debitori ( i " tutti" di cui prima). Ovviamente una forma di moneta elitaria sono anche i contanti che tutti maneggiamo ( moneta di banca centrale per eccellenza ma una % esigua rispetto al totale della moneta esistente). La sopravvivenza del contante, facile capire, quanto dia un immenso fastidio alle élite. Espone i loro crediti precari a un duplice rischio : di essere svelati come tali e di aggravare le posizioni di istituti già in crisi ( corsa allo sportello ). Specie se Too Big To Fail. le difficoltà tecniche di una abolizione del contante ( intanto pare debbano scomparire le banconote da 500 euro ma ora non sembra più cosi' certo: le varie mafie si saranno opposte, facendo valere le loro buone ragioni ) le reputo comunque superabili. Il vero motivo della non abolizione del contante oggi sta nel fatto che renderebbe molto più agevole l'euroexit per tutti, risparmiando alle Autorità l'onere non da poco di stampare il nuovo conio in tempi rapidissimi ( prima che la speculazione si sbrani il Paese interessato al progetto di uscita). Anche qui come si nota c'entra la fiducia, eccome, anche se forse sotto un ben diverso punto di vista. Quello del suo tradimento e dell'inganno generale. La gente si fida pensando che le scelte vengano fatte nell'interesse della collettivita' e che "meno male che ce sta la stampa libbbbbera che ce da le notizie dei potenti cattivi oggi quelli dei Panamapapers, poi domani chissà ma tanto cediconotutto perche so' libbbberi" ( tipico ragionamento piddino cioè mononeuronale). L'uomo della strada, dal canto suo, si accontenta di poco: oggi e' indotto a pensare ad es. quanto male abbiano prestato le Banche Popolari, da meritare lo sfacelo. ignorano ( ma non perché non leggano i giornali, che fanno bene a non leggere, ma perché non leggono i libri e qui sbagliano e parecchio) quanto abbiano "prestato" malissimo le banche d'affari, salvate da se stesse dalle banche centrali a colpi di QE, LTRO e TLTRO vari, senza il ricorso a quel bail in disastroso che spinge a furor di popolo a distruggere invece il credito popolare e cooperativo. Quello cioe' che era ancora di salvezza, ora e' un ancora che ci viene appesa al collo a mo' di collana. Il credito cooperativo ancora operava sul territorio a favore di piccole imprese e commercianti. Ma ora si scopre che erano tutti prestiti fasulli. che non valgono nulla, come attivo di bilancio. Di nuovo la fiducia ! Mal riposta, secondo qualcuno, abile mossa renziana a favore dei soliti amici degli amici, per altri . La verità e' che esistono, cosa sempre più evidente anche ai più sprovveduti, costanti e continui interessi particolari da difendere, che hanno molto a che fare con i guadagni dei più potenti, col lievitare delle disuguaglianze e col rafforzamento del livello superiore dell'area di comando politico- sociale, quella del Vero Potere ( che non ha nemmeno bisogno di guadagnare piu' un bel nulla poiché già proprietario di tutto il denaro esistente e circolante).
A loro L'accentramento di potere, a noi il debito verso di loro, sempre piu' esclusivo, impagabile, distruttivo.
Siamo ridotti ad un grande gregge inconsapevole ma ben circondato da attenti cani pastori. Dalla cima del colle il pastore domina la valle e ci osserva soddisfatto. tutto procede al meglio, per lui. nota che al massimo le pecore, ma ancora pochissime, se la prendono con i cani. La massa si fa indirizzare, fiduciosa.
Ed e' proprio lui da lassu' che sta decidendo il nostro destino
1) come dichiarò al giudice nel 1941 il governatore della Fed dell'epoca, M.Eccles " nel ns sistema se non ci fosse debito non ci sarebbe moneta"