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A proposito di minibot

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Le iniziative volte a manifestare un dissenso sempre più forte verso un apparato di potere iniquo non possono che essere ben accette. Tuttavia, la nostra impostazione è ormai chiara a chi ci segue costantemente, e cioè: senza una legislazione che punti a riformare l'attuale sistema monetario ogni iniziativa è destinata a divenire un fuoco di paglia.

Se si tratta di affermare la sovranità di quale migliore atto d'imperio dispone, uno Stato, se non quello dello strumento legislativo?

I minibot sono presentati come validi perché lo Stato ne garantisce la validità attraverso il pagamento delle tasse. Però a garantirli e renderli validi non è lo Stato, entità astratta, fittizia, che assurge a soggetto garante, ma al solito è la cittadinanza. Se così non fosse lo Stato non avrebbe alcuna necessità di far circolare simboli che fungono da moneta.

E tuttavia lo fa, perché è l'accettazione del simbolo econometrico a dare valore, ossia fornire il sottostante al simbolo monetario.

Riguardo il pagamento delle tasse ricordiamo che l'unico organo deputato a fungere da Tesoriere dello Stato, ossia incaricato di riscuotere le somme dovute dai cittadini allo Stato, è al momento Banca d'Italia.

È sul conto di Banca d'Italia, organo indipendente dall'amministrazione statale, che confluiscono le somme di denaro; ed è ancora Banca d'Italia che si occupa della rendicontazione conseguente.

Tutto questo meccanismo è regolato da precise norme di legge che lo stesso Stato, e nessun altro, ha disposto e concesso nei confronti della Banca Centrale.

Lo stesso Auriti, è necessario dirlo per inciso, non ne ha MAI fatto una questione contabile. Al contrario, affermava con tutta forza che trattasi di questione esclusivamente giuridica, ed è qui, in campo giuridico, che avviene il furto. Il furto, l'erosione, l'usura di cui parla Auriti avviene all'emissione. Pochi si arrogano un diritto che appartiene invece alla comunità. Il bilancio si chiama così perché, appunto, deve bilanciarsi, ne consegue che contabilità è neutra e resta neutra davanti all'emissione. Che si tratti di debito o no, c'è sempre un pareggio di bilancio, altrimenti non si chiamerebbe bilancio.

Sempre il Prof. Auriti ha dimostrato che il prelievo fiscale, con la moneta debito, è catalizzatore di ricchezza verso pochi. Quindi che sia euro, lira, minibot, essi rappresentano sempre drenaggio verso l'élite perché il debito pubblico non è altro che la sommatoria del rifinanziamento degli interessi la cui moneta non esiste.

È esclusivamente un problema di DIRITTO.

Quindi torniamo daccapo: perché non dare un vero segnale e iniziare a riformare le leggi in materia monetaria, anziché confermare il sistema creditizio e debitorio giustificando la pratica della cartolarizzazione?

 

03.06.2019, per Scuola di Studi Giuridici Monetari “Giacinto Auriti”, Dott.ssa Sara Lapico