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Y=G

La politica monetaria è esercitata dalla banca centrale in modo indipendente da quella fiscale, che invece è esercitata dall'esecutivo. È così perlomeno dalla fondazione del Federal Reserve System e dalla fine del secondo conflitto, quando la direttiva (banking act 1933) per cui è vietato alle banche centrali di finanziare lo Stato (già nell'atto fondativo del Fed voluto e approvato dal Congresso nel 1913) e a questo di controllare la politica monetaria, venne diffusa in tutto il mondo.

Parlare di monèta sovràna in associazione a uno "stimolo" che è invece fiscale vuol dire fare un mischione che nemmeno Alexander Hamilton(1) a metà del '700, e come sempre lo stanno facendo in molti. Shinzo Abe(2), premier del governo Giapponese, provvede ad una politica fiscale che si aggiunge a quella monetaria accomodante della BoJ, ma non ne fa parte, e che non consiste di sola spesa pubblica. Infatti, la nota formula che rappresenta il pensiero keynesiano(curva IS/modello IS-LM) NON determina Y(reddito nazionale) come equivalente a G(spesa pubblica). Y=G è una semplificazione occamistica che Keynes rifiuterebbe. G fa certamente parte della formula ma non ne è il solo componente.

Notare come il Fed sia nato appositamente per togliere allo Stato il controllo della politica monetaria non implica fare il tifo per questa cosa o desiderare che invece ce l'abbia, auspicando un ritorno alle condizioni precedenti al bank panic del 1907 e/o ad una banca centrale di tipo hamiltoniano. È indubbio che vi sia, e che sia in corso da sempre, uno scontro, l'ennesimo reddem rationem tra gruppi di potere che offrono al pubblico bòve la possibilità di identificarsi nell'una o nell'altra delle posizioni ideologico/politiche, quelle che qualcuno chiama ed ha tutte le ragioni di farlo, eggregore, e che però nessuno ha mai notato come abbiano rigorosamente in comune guarda caso la stessa identica teoria del valore e soprattutto la proprietà giuridica dell'oggetto sociale, che Marx definiva come ente onnipotente, da parte dell'emittente e non da parte del marxianìssimo "uomo vivo alienato" proprio di questo. Personalmente non trovo alcuna differenza tra il paradigma statocentrico basato sul contratto sociale e quello libberìsta che dialetticamènte gli si contrappone. Sono trucchi jedi che però, purtroppo, attaccano praticamente con chiunque.

Il fatto è che per provvedere a un "accentramento del credito in mano dello Stato mediante una banca nazionale con capitale dello Stato e monopolio esclusivo"(3), e cioè a dire la realizzazione di una banca hamiltoniana, non è affatto sufficiente fare apologia a prassi provvisorie, che furono volute così come furono dismesse dal ministero del Tesoro in Italia nel periodo tra il '75 e l'81, ma è necessario, in Italia come ovunque al mondo abrogare e riscrivere le leggi bancarie vigenti fin dai primi anni del Novecento. Lo stesso a riguardo di tutti quelli che sono convinti che il Fed sia controllato dal Congresso e/o che non lo sia a sufficienza e che non sia invece stato proprio il Congresso a stabilire la suddivisione del mercato finanziario e l'indipendenza de facto - ma soprattutto de iure - della banca centrale, fin dal suo atto costitutivo, dal potere politico. Quelli che sono convinti che i giapponesi abbiano sovranità monetària sono suscettibili di scherno almeno tanto quanto quegli ebeti dei signoraggisti. Anzi di più, perché proclamarsi neokeynesiani mentre si fa apologia all'esogenismo, e cioè esattamente quel che fanno quei signoraggisti che hanno assunto a controparte dialèttica perché così vincono fàcile, non è semplicemente contraddittorio (vedi illustrazione), ma significa perlomeno non essere keinesiani e/o non aver capito un cazzo di Keynes.

La marxista "moneta necessaria" non è un concetto endogeno né esogeno, laddove occorre affermare il sacrosanto diritto di proprietà. La moneta è puro geist, direbbe Hegel, e definirla come endogena/esogena significa in primo luogo alienarne la proprietà giuridica da parte dell'uomo vivo.

21/12/2019, Giovanni Moretti, https://www.facebook.com/scuola.auriti/posts/3042011419188215

cfr: http://www.giacintoauriti.com/…/197-il-tfue-e-il-protocollo…

 

note

1) Alexander Hamilton è stato segretario del ministero del Tesoro americano ed è vissuto nella seconda metà del Settecento. Gli statalisti contemporanei, i neostatalisti, tutti, hanno rimosso la memoria storica del fatto che proprio gli americani, a partire dagli esiti del Bank Panic del 1907 hanno separato la politica fiscale da quella monetaria, introducendo e definendo il mercato primario e quello secondario, dei titoli di Stato, rendendoli nettamente separati, rendendo la banca centrale totalmente indipendente dal potere politico e sancendo il divieto da parte dello Stato di finanziarsi attraverso la Banca Centrale. Posso capire che la cosa dispiaccia ed è pur vero che anche tutte senza distinzioni, le più disparate correnti sovraniste dai neofascisti ai neomarxisti, neoleninisti e neorossobruni, sostengono la necessità di controllare la politica monetaria, alcuni lo chiamano quarto potere dello Stato, da parte del Governo, ma per poterlo fare è necessario abrogare tutti i banking act finora emessi dal Congresso, quando però è proprio il Congresso ad averli fortissimamente voluti! In questo contesto, riproporre un Chicago Plan o anche la sola Glass Steagal abrogata negli states negli anni 90, quando questa è uno dei provvedimenti adottati nel banking act del '33, e cioè proprio quello che stabilisce in via definitiva il "divorzio" tra politica e banca centrale, tra politica fiscale e politica monetaria negli usa, e da lì a pochissimi anni (in Italia nel '36) in tutto il mondo, è paradossale e contraddittorio farlo proprio mentre si afferma anacronisticamente che la politica monetaria del FED è controllata dal Congresso o che lo sono la BoE, la BoJ o che lo è stata la BdI tra il ‘75 e l’81, e soprattutto quando leggendo il Manifesto del Partito Comunista si apprende che Marx ed Engels asserivano nel 1848 la stessa identica necessità di accentramento del credito in mano dello Stato mediante una banca nazionale con capitale dello Stato e monopolio esclusivo.

(cit. Immacolata Concezione, http://www.giacintoauriti.com/…/23-immacolata-concezione.ht…, Frammenti accelerazionisti, pag. 46)

2) https://www.milanofinanza.it/news/giappone-il-governo-abe-approva-quasi-1-000-miliardi-di-dollari-di-investimenti-201912200724299855

3) Karl Marx - Friedrich Engels, Il Manifesto del Partito Comunista, 1848