Siamo come nani sulle spalle dei giganti
Essere Auritiani oggi.
Da più parti si odono parole e giudizi di chi ritiene di essere un seguace del Professor Auriti.
Ma che significa essere Auritiani oggi?
C'è chi crede che per esserlo sia sufficiente professarsi in qualche modo indistinto seguace di qualche parte del pensiero del Professore.
Allora bisognerebbe chiedersi cosa si è compreso realmente del Suo messaggio autentico.
Senza essere giudici di nessuno e rispettando le diverse sensibilità di ciascuno, riteniamo che essere Auritiani oggi significhi anche conoscere la parte più profonda del pensiero del nostro amato Professore.
E cioè significa non solo la parte relativa al valore indotto, cosa questa che da sola è indispensabile ma non sufficiente e di cui tanti parlano ma pochi ne comprendono la reale portata, giacché , se la comprendessero realmente capirebbero che essa costituisce un autentico spartiacque culturale ed un punto di non ritorno economico ed esistenziale.
Noi ci riferiamo invece alla parte ancora più profonda del Suo insegnamento e cioè alla parte spirituale.
Il nostro Professore si è sempre ed apertamente dichiarato Cattolico e non ne faceva affatto mistero.
Nelle spiegazioni della moneta citava in continuazione Antico e Nuovo Testamento annettendo a tali testi una base razionale unica ed esclusiva.
Perché dobbiamo comprendere che la moneta è lo strumento principe che viene usato per attuare la nuova guerra di religione che si combatte ai giorni nostri.
Si perché , che ce ne rendiamo conto o no, che lo capiamo o no, siamo dentro una nuova guerra di religione.
Non la vediamo perché ormai i nostri occhi non sono più abituati a vedere i segni dei tempi e perché leggiamo la cronaca della nostra vita come se fosse Storia Universale.
E, in questo senso ,i nostri occhi sono stati proprio riaperti dal Suo insegnamento.
Abbiamo così compreso che la moneta è lo strumento usato in modo disumano per portare alla disperazione intere generazioni di uomini e donne che senza tale strumento non possono vivere.
E non perché i mezzi di sussistenza non esistano, al contrario!
Se non esistessero infatti, non vi sarebbe scandalo nel non poterli distribuire.
Ma lo scandalo è dato dal flagello che ammorba tutti i popoli del mondo con la moneta debito e con l'usura programmata a tale scopo.
Giacinto Auriti già dal 2000 aveva proclamato la settimana contro l'usura.
Da allora i sostenitori che possono si ritrovano il 13 maggio, a Sant'Eusanio del Sangro per commemorare l'evento.
In questo modo riteniamo di dare continuità al messaggio autentico e completo del nostro Prof perché , se fosse ancora tra noi, farebbe così.