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prof. Zibordi:"Le banche creano denaro dal nulla ma Padoan non lo sa"

Padoan-tasse giu

 

(questo articolo è tratto dall'articolo del prof. Zibordi http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?topic_id=5067&reply_id=123569488&topicGroupID=1 )
 

E' un grande economista...Cioè non capisce un 'azzo. 

Non sa, o fa finta di non sapere pur essendo professore, che nell'economia moderna lo Stato incassa di tasse solo soldi che ha prima creato. E quindi è assurdo, ridicolo e demenziale dire che lo stato è senza soldi. 

Nella realtà pratica lo Stato si fa sempre accreditare i soldi dalla Banca Centrale, che li crea dal niente. Lo Stato non riceve contabilmente soldi da nessun conto bancario. Quando cioè compri un BTP lo stato non riceve materialmente, contabilmente, soldi che avevi presso la banca.
 

Il motivo ovviamente è che spesso questi soldi NON ESISTONO.
 



Perchè le banche moderne operano per il 95-93% con soldi a debito, non con soldi loro e quindi i tuoi "soldi in banca" in realtà a loro volta la banca li h quasi tutti impiegati, per cui non si sa se (contabilmente) ci sarebbero quando dai un ordine di comprare BTP o altro. Per fortuna però il 98% del denaro di solito rimane a circolare all'interno del sistema bancario del paese per cui i pagamenti tra privati si compensano... Ma quando compri titoli pubblici è diverso, contabilmente i soldi escono dal sistema bancario e vanno sul conto dello stato. Di conseguenza lo Stato, in tutti i paesi moderni, si fa accreditare sul suo conto presso la Banca Centrale i soldi che deve spendere e la Banca Centrale li crea "dal niente" e glieli accredita (e per far quadrare la contabilità segna nel suo passivo una voce apposita: "riserve"). 

Qual'è il senso di tutti questi giri contabili ? Che il denaro vero è come dice Ray Dalio un 5% del totale e il resto è debito e il sistema sta in piedi solo perchè si ha fiducia, si suppone, che in caso di bisogno lo stato crei denaro fresco e lo fornisca. E avendo questa fiducia non lo si richiede quasi mai.

Ho impiegato un anno a scrivere il libro per Hoepli perchè ho controllato queste cose cinquanta volte. Avevo sempre paura di avere preso una cantonata, è una storia così incredibile che pensi la prima volta che la impari che sia una bufala. Ma poi piano piano leggendo documenti, libri, papers, articoli sia di cento anni fa che di oggi ti convinci che funziona così. Cioè che il denaro nell'economia moderna è una finzione, un "trucco contabile basato sulla fiducia". Fiducia in cosa ? Nelle banche, di cui hai fiducia solo nella misura in cui hai fiducia che siano sostenute dallo Stato a loro volta. 

Quindi alla fine il denaro è una convenzione, una finzione contabile, dei numeri che appaiono nei conti bancari di cui si ha fiducia solo perchè si pensa che alla fine in ogni caso lo Stato possa stampare lui il denaro necessario e fornirlo alle banche.   ( come diceva il nostro Giacinto Auriti - n.d.r. )

MA DA QUESTO DERIVA CHE E' ASSURDO, RIDICOLO, DEMENZIALE PARLARE DI UNO STATO CHE RIMANGA SENZA SOLDI. 
Come invece fanno dal mattino alla sera sui giornali i "grandi economisti" come il buon Padoan.

...Nel sistema monetario attuale, quando lo stato spende o quando vende titoli di stato, non usa moneta come quella che utilizzano i privati, ma quella della Banca Centrale, una moneta di cui il 99% dei cittadini non ha mai sentore perché non circola tra loro, ma di cui si è cominciato a parlare sui giornali da quando c’è stata la crisi finanziaria e le banche centrali ne hanno creato per 9mila miliardi di dollari. 

Anche se le leggi attuali impongono allo stato di indebitarsi sul mercato quando ha un deficit, dal punto di vista contabile invece quando vende titoli di stato riceve un accredito dalla Banca Centrale, con denaro che lei stessa crea “dal niente” (chiamato “riserve”). E viceversa, quando lo stato spende, la Banca Centrale addebita il suo conto e crea un accredito per la banca in cui viene depositato l’assegno del governo. Quando il governo vende titoli di stato la Banca Centrale presta riserve alle banche e quando lo stato spende le vengono restituite.

Il fatto che nel sistema attuale, dal punto di vista operativo, quando il governo vende titoli di stato riceve denaro che la Banca Centrale ha creato appositamente può sembrare un dettaglio di contabilità, perché alla fine chi ha comprato ad es 1000 di BTP vede un addebito di 1000 e il conto dello stato presso la Banca Centrale aumenta di 1000. Ma se compri titoli di stato usando soldi che hai sul tuo conto, perché la banca deve simultaneamente riceverne dalla Banca Centrale ? 
 

Quando si compra un BTP inviando un bonifico si immagina che la banca trasferisca l’importo esistente nel conto ad un conto dello stato, come per ogni altro pagamento. In realtà il Tesoro riceve i soldi dalla Banca Centrale, la quale accredita da una parte l’importo allo stato e dall’altra parte però accredita anche lo stesso importo alla banca. Hai una moltiplicazione contabile, chi ha comprato BTP li trova nel conto deposito, mentre il suo conto corrente si riduce di 100, lo stato riceve un accredito di 100 nel suo conto presso la banca centrale e si è indebitato di 100, ma appare anche un saldo di 100 nel bilancio della banca come prestito della banca centrale. 

Quello che succede è che la Banca Centrale interviene creando un deposito per lo stato e un prestito per la banca, per cui in effetti operativamente è lei che finanzia la vendita di BTP. I soldi non vengono dalla Banca per conto del cliente, ma dalla Banca Centrale, e quando lo stato poi spende i soldi ricevuti la banca restituisce il prestito di riserve alla Banca Centrale. 

Questo è come funziona operativamente il finanziamento dello Stato quando vende titoli di Stato in tutti i paesi. Non stiamo parlando qui di una “teoria” monetaria, ma di una descrizione del meccanismo reale, operativo e contabile, di come gli stati nella realtà si finanziano da decenni. In questo senso quindi si può affermare che lo Stato si INDEBITA con soldi che lui stesso crea ..