Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri - Ezra Pound

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Siamo come nani sulle spalle dei giganti

nani sulle spalle dei giganti

Essere Auritiani oggi.

Da più parti si odono parole e giudizi di chi ritiene di essere un seguace del Professor Auriti.
Ma che significa essere Auritiani oggi?
C'è chi crede che per esserlo sia sufficiente professarsi in qualche modo indistinto seguace di qualche parte del  pensiero del Professore.
Allora bisognerebbe chiedersi cosa si è compreso realmente del Suo messaggio autentico.
Senza essere giudici di nessuno e rispettando le diverse sensibilità di ciascuno, riteniamo che essere Auritiani oggi significhi anche conoscere la parte più profonda del pensiero del nostro amato Professore.
E cioè significa non solo  la parte relativa al valore indotto, cosa questa che da sola è indispensabile ma non sufficiente e di cui tanti parlano ma pochi ne comprendono la reale portata, giacché , se la comprendessero realmente capirebbero che essa costituisce un autentico spartiacque culturale ed un punto di non ritorno economico ed esistenziale.

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DIEGO FUSARO E LA CINESIZZAZIONE DEI SOVRANISTI

Scritto da Daniele Pace.

Di Daniele Pace*

Il filosofo torinese Diego Fusaro è tra i personaggi giunti alla ribalta negli ultimi tempi con la sua critica al capitalismo, che appare corretta anche se non del tutto nuova, ma si sminuisce subito nel trascurare l'aspetto giuridico e filosofico della moneta, fornendo quindi una giustificazione ideologica e filosofica al capitalismo stesso. Il campanello d'allarme è suonato più forte ai primi di gennaio nel vederlo partecipare ad una conferenza di pomposi economisti pronti a fornire la nuova ricetta economica, il nuovo mito da inseguire dell'uscita dall'euro, la leggenda della sovranità monetaria da riconquistare.

Toglierò subito ogni dubbio al lettore: gli stati moderni non hanno mai avuto nessuna sovranità monetaria e quindi non vi è nulla da riconquistare, casomai vi è da conquistare una sovranità monetaria attraverso l'unica via possibile, quella giuridica della proprietà monetaria.

Ho seguito quindi con molto interesse, insieme a molti auritiani, la critica di Fusaro alla nuova teologia economica, al capitalismo nichilista del nostro secolo, ma subito si sono evidenziati quelli che sono i limiti, peraltro comuni a tutti i sovranisti protagonisti oggi della nuova mitologia televisiva, nella conoscenza della moneta.