Dire che uno Stato non può perseguire i suoi scopi per mancanza di denaro è come dire che un ingegnere non può costruire strade per mancanza di chilometri - Ezra Pound

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Giacinto Auriti

Scritto da Renato Critelli.

Auriti sovranita economicaNato il 10 ottobre del 1923 a Guardiagrele, in provincia di Chieti, è passato a miglior vita alle ore 16,10 del'11 agosto del 2006, stroncato da un male incurabile, munito dei conforti religiosi, amorevolmente assistito dai propri cari a Roma. 

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Ha insegnato nelle Università di Roma e di Teramo, Filosofia del Diritto, Diritto internazionale, Diritto della Navigazione. Ha presieduto commissioni internazionali ed ha curato la parte commerciale del Codice Civile Greco.   

 

Frasi Celebri di Giacinto Auriti

  • L'Angoscia del Debito Pubblico
    L'Angoscia del Debito Pubblico
  • Come le Nasse e i Pescatori
    Come le Nasse e i Pescatori
  • Democrazia, Governatori, Banche
    Democrazia, Governatori, Banche
  • La Schiavitù
    La Schiavitù
  • Proprietari o Debitori
    Proprietari o Debitori
  • La Sovranità Monetaria
    La Sovranità Monetaria
  • L'Uomo è Universale
    L'Uomo è Universale
  • L'Etica
    L'Etica
  • L'obbligo dello Studente
    L'obbligo dello Studente
  • Banchieri, siete delinquenti!!!
    Banchieri, siete delinquenti!!!
  • Il Popolo lo Governa chi lo ama
    Il Popolo lo Governa chi lo ama
  • La nostra ignoranza è la loro forza
    La nostra ignoranza è la loro forza

 

 

 

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Anemia Monetaria

Scritto da Redazione.

Anemia monetaria,  peggio della peste

 “… nonostante i protesti ed i furbi che non pagano, il titolo di credito resta il mezzo di pagamento più usato… sarà perché lo cheque si può postdatare (pratica illegale, ma diffuso escamotage per ritardare le scadenze)…”

Con queste parole Fabio di Chio (Il Tempo, Roma, 24–4-‘4, p.29) ha dimostrato di saper individuare i sintomi dell’insolvenza, ma non le cause.

Pretendere infatti di addossare, alla “furbizia” dei debitori, l’esplosione dell’insolvenza, significa non solo ignorare la vera causa dell’anemia monetaria, ma condannare come responsabile, la vittima del signoraggio delle banche centrali. Sono queste che, prestando il dovuto all’atto dell’emissione con interessi, anatocismo ed accessori, caricano il costo del denaro del 260% e rendono impossibile la puntualità dei pagamenti. Il suicidio da insolvenza è diventata una malattia sociale, che non ha precedenti nella storia, perché il debitore, pur essendo vittima, viene umiliato come se fosse il responsabile: il “furbo che non paga”. Quando la moneta era d’oro o convertibile in oro, la rarità era incontrollabile perché condizionata dalla legge fisica della disponibilità del metallo. Malgrado l’abolizione della convertibilità e della riserva, l’opinione pubblica crede ancora nella necessità di una limitazione rigida ed esasperata della rarità monetaria, su cui specula il signoraggio delle banche centrali, che ormai dominano, a costo nullo, quantitativi illimitati di moneta che emettono o ritirano arbitrariamente in tutto il mondo. La moneta è il sangue del mercato. Ormai ci siamo abituati a vivere in regime di anemia cronica sin dalla nascita della moneta nominale dominata dall’usura perché emessa in prestito, con parsimonia feroce, dai padroni delle banche centrali. Ecco perché si impone la assoluta, inderogabile necessità di una pacifica rivoluzione monetaria basata sulla proprietà popolare della moneta, cioè sulla MONETA PROPRIETA'del PORTATORE SIN dall’EMISSIONE e senza riserva. Dopo la scoperta del VALORE INDOTTO, anche la moneta può essere regolamentata secondo giustizia. Come l’aumento della quantità di sangue nel bambino, si adegua, per legge di natura, all’aumento della massa muscolare ed ossea, cosi l’incremento del sangue monetario va adeguato all’incremento del PIL (prodotto interno lordo), nel rispetto della stabilità dei prezzi di mercato. Con il pretesto di difendere la moneta dall’inflazione, si aumentano il costo del denaro ed i prelievi fiscali. Questo pretesto serve a coprire il vero scopo del prelievo che consiste nel pagare alla banca centrale il debito non dovuto – che è peraltro un credito rovesciato – nato col prestito del denaro all’atto dell’emissione. All’arbitraria difesa dall’inflazione – in cui la rarefazione monetaria è apoditticamente programmata per aumentare il potere d’acquisto attuale rispetto a quello precedente ossia commisurando la moneta a se stessa – va sostituita la legge dell’incremento della liquidità monetaria secondo giustizia. Il limite dell’emissione deve coincidere con la saturazione del mercato. Ciò significa che l’emissione monetaria e la produzione dei beni devono cessare contestualmente solo quando i prezzi coincidono con i costi di produzione. Questa politica mira a ridurre il più possibile la rarità , sia dei beni che della moneta, perché anche la moneta è un bene ed è incompatibile con la politica dell’usura che pretende di subordinare alla rarità della moneta la rarità dei beni.

La politica dell’abbondanza può essere realizzata solo se si sostituisce alle banche centrali ( S.p.A. con scopo di lucro ) la funzione monetaria come quarto potere costituzionale dello stato… Solo così lo stato di diritto potrà essere anche " Stato di giustizia ” che consenta di vivere tempi nuovi a dimensione umana in cui tutti possono prestare moneta, tranne chi la emette.

                                                                 Giacinto Auriti

 

Fonte: www.abruzzopress.it il 29-04- 04                                                

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Eliminare i Debiti o i Popoli

Scritto da Redazione.

L'EURO DI CHI E' ? MESSAGGIO AI POPOLI EUROPEI : ELIMINARE I DEBITI O I POPOLI ?

I Popoli del Terzo Mondo prima di essere dilaniati dalla fame sono dilaniati dal debito.

50.000.000 di uomini muoiono di fame ogni anno, non per mancanza di derrate alimentari, ma del denaro per comprarle (come è provato dalla distruzione abituale delle eccedenze di prodotti agricoli).

Poiché il denaro in circolazione è emesso, a costo nullo, dalle banche centrali, solo prestandolo, balza evidente che i vuoti monetari sono arbitrariamente pianificati dalla parsimonia feroce dei grandi usurai che dominano il sistema monetario. Solo su queste premesse ci si spiega perché l'Europa con l'avvento dell'EURO rischia di far parte del Terzo Mondo. Se la Banca Centrale Europea emetterà moneta prestandola - come hanno fatto e fanno sin dalla fondazione della Banca d'Inghilterra tutte le banche centrali - i Popoli Europei saranno tutti destinati ad essere colonie monetarie dell'impero usurocratico, tanto più perché - a norma dell'art. 107 e s. del Trattato di Maascricht­ - si sono convenzionalmente impegnati a non manifestare obiezioni, proposte o desideri.

Nel silenzio del Trattato sulla proprietà dell'EURO, la BCE ha il potere di scelta tra servire o servirsi dei Popoli Europei. Se li vuole servire deve stampare e accreditare, se se ne vuole servire, deve stampare e prestare. Poiché questa seconda ipotesi è la regola costante per tutte le banche centrali del mondo, è ovvio che non potrà cambiare senza una esplicita previsione normativa.

Se i Popoli Europei vogliono evitare la drammatica tempesta della moneta-debito (preconizzata del resto da Alan Greespan Presidente della Federal Reserve Bank che è in grado di prevederla perché è in grado di causarla) devono consensualmente programmare l'integrazione del Trattato, per colmarne una lacuna normativa INAMMISSIBILE ed INTOLLERABILE, perché nessuna norma dice di chi è la PROPRIETA' dell' EURO.

L'EURO VA ESPLICITAMENTE DICHIARATO DI PROPRIETA' DEI POPOLI EUROPEI con una norma integrativa pienamente legittima perché non contraddice con nessuna norma del Trattato vigente. Ciò in applicazione dell'ovvio principio per cui PIUTTOSTO CHE ELEMOSINARE LA REMISSIONE DI DEBITI NON DOVUTI E' MOLTO PIU' CONVENIENTE PREVENIRNE L'INSTAURAZIONE: NON ACCETTARLI.

Poiché questa proposta è perfettamente coincidente con il Messaggio del Papa sulla estinzione dei debiti del Terzo Mondo, è un'ottima occasione per avere la prova che il Governatore della Banca d'Italia è un vero cattolico quale dice di essere.

Perché mai ci dovremmo indebitare infatti verso la BCE per un valore pari a tutto il denaro che vorrà mettere in circolazione? Quale è il corrispettivo di questo debito immane ed arbitrariamente imposto dal falso creditore a falsi debitori? La risposta scandalosamente inconfutabile è : " UNICO CORRISPETTIVO E' IL NULLA ! ! ! " Si impone quindi - con la massima urgenza - che il Governatore Fazio proponga ai Governi ed ai Governatori degli Stati Europei la norma integrativa ed interpretativa del Trattato di Maasricht che concepisca l'EURO proprietà (e non debito) del portatore.

E' GRAN TEMPO ORMAI CHE SI ACQUISTI LA CONSAPEVOLEZZA CHE IL VALORE DELLA MONETA ALL'ATTO DELL'EMISSIONE E' CREATO DA CHI L'ACCETTA. ECCO PERCHE' TUTTI POSSONO PRESTARE DENARO TRANNE CHI LO EMETTE. Potrebbe altrimenti riproporsi anche per l'Europa l'alternativa tra la sopravvivenza dei Popoli e quella dei debiti. Nascerebbe così ineluttabilmente, come nella Vandea, il diritto alla rivoluzione

Giacinto Auriti Segretario Generale del Sindacato Antiusura – SAUS Direttore della Scuola dei Valori Giuridici e Monetari Centro Celestiniano - L'Aquila - Documento elaborato dal Prof Giacinto Auriti e diffuso prima dell' avvento dell' euro.

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Europa sì, ma dei popoli

Scritto da Redazione.

Per l'Europa dei Popoli, e non quella dei banchieri

" L'Europa dei banchieri contro la Costituzione ":

esattamente con questo titolo (cfr. Il Tempo, 22 giugno 2004, p.7) o, con titoli analoghi, la grande stampa ha dato la notizia sconvolgente, che è iniziata la fase conclusiva della Rivoluzione Francese.

Noi l'avevamo già preannunciata su Abruzzopress (3 giugno '04, n.180) con queste testuali parole:

"Lo Stato di diritto ha considerato nel proprio ordine costituzionale, solo i tre poteri: legislativo, giurisdizionale ed esecutivo. Il quarto potere della sovranità monetaria se lo sono fagocitato, nel silenzio, le banche centrali, S.p.A con scopo di lucro… ecco perché dobbiamo completare la Rivoluzione Francese: la sovranità monetaria va attribuita allo Stato - come quarto Potere Costituzionale - e tolta alla banca centrale. Non è più tollerabile che, in uno Stato di diritto, la funzione costituzionale della sovranità monetaria sia esercitata da una S.p.A. con scopo di lucro... L'urlo del Ca ira deve tornare sulle piazze, davanti alle sedi delle banche centrali e nei Tribunali. Ci dobbiamo riprendere la proprietà dei soldi nostri."

Quando la governance economica programma "maggiori poteri alla Commissione nella sorveglianza dei conti pubblici…" pone necessariamente un conflitto di interessi tra la volontà del Padrone (la banca centrale) e quella dei camerieri (i governi).

Ha denunciato esplicitamente l'eventualità di questo conflitto Mario Borghezio:

" Questa è una costituzione per l'Europa dei banchieri. Noi combattiamo invece per l'Europa dei Popoli…"

La diagnosi è esatta. Manca la terapia. Si impone la necessità di uscire dalle formule approssimative e generiche per proporre:

1) l'attribuzione allo Stato della sovranità monetaria come quarto potere costituzionale;

2) la proprietà della moneta al Popolo come REDDITO di CITTADINANZA;

3) l'emissione di moneta senza riserva, di PROPRIETA' del PORTATORE, come oggetto di diritto sociale (a norma del 2° co. dell'art. 42 della Costituzione Italiana);

4) poiché il mercato è saturo sia di beni che di moneta quando i prezzi coincidono con i costi di produzione, solo quando questa coincidenza si verifica, va sospesa sia la produzione dei beni, che l'emissione di moneta in attuazione del quarto potere costituzionale della sovranità monetaria;

5) va costituito il Ministero per il risarcimento dei danni da usura (come i danni di guerra);

6) va sancita, con provvedimento di urgenza la moratoria dei debiti bancari e fiscali, perché basati sull'illecito del debito da signoraggio che ha trasformato il portatore da proprietario in debitore della propria moneta;

7) dichiarata la moneta di proprietà dei cittadini, lo Stato deve trattenere all'origine, all'atto dell'emissione, quanto necessario per esigenze di pubblica utilità, eliminando il 100% dei prelievi fiscali.

Questi fondamentali principi normativi si desumono dalla definizione del valore come rapporto tra fasi di tempo e conseguentemente del valore monetario come VALORE INDOTTO.

Solo su questi principi, la governance economica proposta nel patto costituzionale europeo, potrà realizzare l'Europa dei Popoli. Altrimenti si continuerà nella tradizione dei camerieri dei banchieri in cui la sovranità monetaria è retta dalla banca centrale, S.p.A. con scopo di lucro. L'urlo del Ca ira deve tornare per scrivere la pagina conclusiva della Rivoluzione Francese. Ci dobbiamo riprendere la proprietà dei soldi nostri.

Avv.prof. Giacinto Auriti       

                                   

 Fonte www.abruzzopress.info del 29-05-04