Un grande successo per la numerosa partecipazione all’incontro/dibattito dal titolo “ Euro contro Costituzione” che si è svolto domenica 12 ottobre a Pescara ed al quale abbiamo presenziato. Oltre 150 persone presenti fisicamente e 1528 utenti collegati via internet, stando ai dati di www.abruzzolive.tv che ha curato la diretta streaming.
In “cattedra” c’erano il dott. Gennaro Varone, magistrato della Procura di Pescara, ed il prof. Cesare Padovani, docente dell’Università de L’Aquila (nonché membro del Comitato Scientifico della nostra Scuola di Studi Giuridici e Monetari ).
L’impegno del dott. Varone nel diffondere la conoscenza sulla truffa ed incostituzionalità dell’Eurosistema è davvero encomiabile e a tale impegno si è aggiunto il supporto del prof. Cesare Padovani che ha dimostrato come sia matematicamente impossibile ripagare gli interessi sull’Euro che ci viene prestato e , di conseguenza, come le tasse vanno a “succhiare” sangue dall’economia reale per ripagare Debito Pubblico alle banche detentrici dei titoli di Stato. Un prelievo fiscale “usurante” dovuto a leggi ratificate per accontentare i voleri dei soci della BCE, come ha dimostrato il dott. Varone che su questo aspetto si è molto soffermato evidenziando l’impossibilità di poter rispettare il pareggio di bilancio dello Stato con l’Euro.
L’impossibilità di consentire ad una comunità sociale chiamata RES PUBBLICA di essere “sovrana” a tutti gli effetti e soddisfare i fabbisogni della propria economia ,senza una politica monetaria che impedisce di svolgere funzioni primarie sociali, di sicurezza, sanitarie, educative e di servizi.
“ Uno Stato non può definirsi tale se non ha la proprietà della sua moneta per svolgere le sue funzioni” Sono state le parole del dott. Varone, che ci hanno ricordato quelle di Ezra Pound.
Il prof. Padovani ha illustrato come la massa monetaria in circolazione sia tutta di tipo “creditizio” e quindi a debito per gli Stati. L’ammontare della massa monetaria degli interessi esponenziali NON ESISTE FISICAMENTE IN CIRCOLAZIONE e quindi NON POTRA’ MAI ESSERE RESTITUITA se non con l’espropriazione dei beni che garantiscono i Titoli di stato, ossia, con il nostro valore produttivo ed umano e con i nostri beni immobili . Ma saremmo comunque ancora in debito. Proprio sul valore dell’uomo e del suo lavoro, il dott. Varone ha lanciato pesanti accuse alla classe politica che vuol continuare a restare in un sistema squilibrato dove, in nome della competitività, si ledono quei DIRITTI conquistati che altri Paesi hanno precedentemente abrogato, soprattutto nel mondo del lavoro.
“ Una vera Unione si occuperebbe di collaborazione e cooperazione tra i vari Paesi e non di competitività tra gli stessi perché non si può competere con chi non ha le nostre stesse regole e con una moneta di cui non la proprietà e la gestione per poter compensare questi squilibri . Una moneta che prendiamo in prestito dal sistema bancario che LA CREA DAL NULLA, in cambio della garanzia dei nostri valori prodotti. Se i valori li produciamo noi perché lo Stato si fa prestare soldi per farli circolare?“
Appare fin troppo ovvia la truffa.
“Con il prelievo fiscale il sistema bancario si riappropria dei soldi prestati allo Stato, e se aggiungiamo anche che con il Pareggio di Bilancio lo Stato deve recuperare fiscalmente questi soldi per pagare il debito Pubblico alle banche, appare ovvio che lo Stato ed i cittadini non avranno più soldi per far circolare l’economia. I cittadini saranno costretti a chiedere prestiti per pagare tasse e non per fare investimenti; così il Debito Pubblico si trasferisce al settore privato. Come si può crescere e competere se si fanno debiti per pagare altri debiti? Appare dunque chiaro che , in questo sistema monetario, le tasse non vanno allo Stato per svolgere le sue funzioni” ha concluso il dott. Varone.
Appare chiaro che le tasse sono un furto ed uno strumento per soggiogare i cittadini, come è stato illustrato matematicamente e graficamente dal prof. Cesare Padovani.
I due relatori hanno concluso l’incontro invitando la gente a comprendere le problematiche facendo “formazione e informazione”. Ed è proprio questo lo scopo della nostra Scuola con i corsi che saranno svolti anche via web, telematicamente. Senza la formazione non vi è consapevolezza ed informazione.
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