In risposta ad un articolo di Andrea Cavalleri pubblicato sul sito di Maurizio Blondet dal titolo “Reddito di Cittadinanza: l'errore di Auriti”.
Il Cavallari critica il reddito di cittadinanza enunciato da Auriti basandosi soltanto sulla lettura di un libro del compianto professore,Il Paese dell'Utopia, senza conoscerne l'intera opera scientifica. D'altronde è un errore che fanno in tanti, quello di criticare Auriti senza conoscerlo.
Dell'errore di Cavalleri sul reddito di cittadinanza ne scriveremo prossimamente, oggi ci soffermiamo su alcune sue lacune monetarie. Lacune soprattuto sul piano del giudizio di valore e di moneta, confondendo moneta con “denaro” in senso fisico, materiale. Queste lacune culturali sono insite anche in molti che simpatizzano per il nostro Auriti ma poi prendono come esempio di soluzione monetaria ,e di circolazione, il concetto materialistico di Silvio Gesell e la moneta geselliana. E' d'obbligo ribadire che la moneta non è una merce, non può essere considerata tale perchè non ha nulla di materiale se non il simbolo che ne rappresenta il valore. Ma oggi neanche più quello in quanto basta il semplice impulso luminoso ,su un pc di, un numero preceduto dal simbolo monetario ( £,$,€, ecc. ) per far “credere” ad ognuno di avere del valore in mano o sul conto corrente.